Nel competitivo panorama B2B odierno, catturare l'attenzione dei potenziali clienti non è banale e la gamification può trasformare il processo di lead generation e lead nurturing in modo più originale, coinvolgente e piacevole.
La gamification è l'applicazione di elementi e meccaniche di game-design a contesti diversi dal gioco, come il marketing, l'istruzione o la produttività sul posto di lavoro. Si tratta di incorporare elementi come punti, badge, classifiche e sfide per rendere le attività più coinvolgenti e motivanti.
Nel contesto delle tecniche di Marketing & Sales relative al B2B, offre un approccio inusuale seppur efficace per coinvolgere il pubblico target. Sfruttando infatti la psicologia dei giochi, è possibile lavorare sulla brand awareness, ma anche sull’ottimizzazione delle performance commerciali, o addirittura creare un'esperienza cliente più piacevole e gratificante, generando più lead e conversioni.
Nel B2C, è una strategia già da tempo sdoganata, la cui efficacia per stimolare l'interazione con i clienti e la fedeltà al marchio è ormai comprovata. Tuttavia, la gamification sta prendendo piede anche nel settore B2B, dove alcune aziende l’hanno utilizzata come strategia per la generazione di lead, il coinvolgimento del pubblico e la promozione di relazioni commerciali più profonde.
La gamification, applicando elementi tipici dei giochi a contesti non ludici, agisce su leve psicologiche profonde, spingendo le persone a impegnarsi in attività che altrimenti potrebbero percepire come noiose o ripetitive. Innescando l'istinto competitivo, stimola le persone a confrontarsi con gli altri e a superare le proprie sfide. Il desiderio di ricompense, sia esse punti, badge o premi reali, agisce poi come una potente motivazione, spingendo gli utenti a raggiungere obiettivi prefissati. Infine, il senso di realizzazione che deriva dal completare un livello, sbloccare un nuovo traguardo o scalare una classifica, alimenta l'autostima e il coinvolgimento, creando un circolo virtuoso che li incoraggia a continuare a interagire con il prodotto o il servizio.
In sostanza, la gamification agisce sui bisogni psicologici fondamentali degli individui come l'autoefficacia, l'appartenenza e il riconoscimento sociale. Trasformando l’azione o l’attività richiesta in esperienze gratificanti, la gamification aumenta l'engagement, la soddisfazione e la fidelizzazione degli utenti.
Secondo “The power of Gamification”, libro dedicato al tema e pubblicato dalla University of Pennsylvania Press 2020, la gamification aumenta del 700% il tasso di conversione e del 30% il tasso coinvolgimento e loyalty. La gamification non riguarda solo il divertimento. Secondo uno studio di TalentLMS, l'83% dei dipendenti si sentiva più motivato quando veniva introdotta la gamification nelle loro attività, e le aziende che integrano esperienze di gaming vedono un aumento del coinvolgimento fino al 47%.
Si prospetta che gli investimenti in attività di gamification passeranno dai $10mln del 2020 a $38 mln nel 2026.
Uno dei migliori esempi di gamification nel B2B è Cisco, che ha utilizzato una piattaforma di gaming per formare i propri partner sulle nuove tecnologie. Attraverso classifiche, sfide e premi, Cisco ha aumentato la partecipazione del 50% e ha registrato un notevole incremento del coinvolgimento dei partner.
Marketo ha utilizzato con successo la gamification al suo Marketing Nation Summit, dove i partecipanti hanno preso parte a una competizione a classifica completando attività come partecipare a sessioni e condividere contenuti sui social media. Questo approccio gamificato ha aumentato il coinvolgimento e ha aiutato il brand a raggiungere un pubblico più ampio.
HubSpot Marketing Academy, la piattaforma di apprendimento gamificato di HubSpot non solo istruisce i potenziali clienti, ma posiziona anche l'azienda come leader di pensiero nel settore. Offrendo badge, certificati e classifiche, HubSpot ha messo a punto un sistema che incoraggia gli utenti a continuare il loro percorso di apprendimento.
O ancora, inTacto che ha messo a punto una campagna di gamification per aumentare il traffico e il coinvolgimento attraverso.
E questi sono solo alcuni esempi di aziende che hanno deciso di includere la gamification nella propria strategia. Ma quali sono quindi i vantaggi effettivi di questa pratica?
La gamification non è solo uno strumento per intrattenere o coinvolgere i consumatori: se strutturata correttamente diventa una vera e propria strategia per supportare la brand awareness, ma anche la lead generation, il lead nurturing e infine la fidelizzazione del cliente in ambito B2B.
Alcuni credono che la gamification sia efficace solo nel marketing al consumatore o che possa sembrare "infantile" in un contesto B2B. Questa idea è quantomeno limitante. La gamification si basa sulla psicologia umana: sfrutta il desiderio di raggiungere obiettivi, competere e ottenere ricompense, indipendentemente dal pubblico di riferimento.
In fin dei conti, anche nel business-to-business, le relazioni si intessono tra persone.
Pertanto, se applicata correttamente, non compromette la professionalità del marchio, ma rende l'esperienza utente più coinvolgente e interattiva. A un patto però: solo se viene adottato un approccio strategico.
Il primo passo è identificare il target: sapere chi sono i tuoi potenziali clienti ti permette di creare un’esperienza adatta a loro. Ogni pubblico risponde in modo diverso a quiz, sfide o giochi online. Successivamente, è cruciale comprendere il pubblico. Studia i loro bisogni, preferenze e interessi: queste informazioni guideranno le dinamiche di gioco e le ricompense da integrare.
Un altro elemento chiave è definire gli obiettivi. Vuoi aumentare la notorietà del brand, raccogliere contatti per campagne email o attrarre potenziali clienti in occasione di eventi? Ogni obiettivo richiede un approccio di gamification diverso, che può spaziare da quiz con premi a giochi online personalizzati. Anzi, da non sottovalutare è la potenza del gaming per raccogliere informazioni utili o classificare i lead in circostanze come fiere o eventi o per migliorare sensibilmente il tasso di coinvolgimento dell’email marketing.
Progetta il tuo gioco o la tua sfida. Se ti trovi a un evento, attività ludiche come un quiz interattivo con premi o una competizione divertente possono fare la differenza. In contesti digitali, giochi più complessi e personalizzati possono costruire brand awareness e raccogliere dati preziosi.
Non dimenticare: raccogli e analizza i dati. Abbiamo già visto come la gamification possa raccogliere informazioni preziose sui potenziali clienti, ma ciò che fai con questi dati è fondamentale. Tieni traccia e analizza i tuoi dati, utilizzando gli strumenti di analisi interni, magari intrecciandoli con un CRM. Utilizza poi ciò che impari sui tuoi potenziali clienti per affinare ulteriormente la tua strategia di marketing.
La gamification è un metodo originale, efficace e comprovato anche per nel mercato B2B. Rende la comunicazione più coinvolgente, memorabile ed efficace. Brand come Cisco, HubSpot e Marketo hanno dimostrato il suo potenziale per migliorare l'apprendimento, favorire relazioni e incrementare le conversioni. Che si tratti di educare, coinvolgere o convertire, la gamification può portare divertimento - e risultati - nelle tue strategie di marketing B2B.
A tal proposito, se hai bisogno di supporto per quanto riguarda la fase strategica, puoi metterti in contatto con noi, raccontarci le tue idee e i tuoi obiettivi e richiedere un preventivo, il tutto senza impegno: clicca qui per accedere alla pagina dedicata!
