L’”approccio agile” è un concetto che da ormai un po’ di tempo (e sempre più spesso) trova spazio nelle presentazioni aziendali di realtà nei settori più disparati. Nato negli Stati Uniti tra la fine degli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila nel mondo dello sviluppo software, il metodo agile si è diffuso progressivamente in altri ambiti, dimostrandosi in grado di facilitare i processi e migliorare il rendimento di un’azienda.
Nell’ambito del marketing, per molte agenzie digital avvicinarsi ad un approccio agile ha rappresentato un percorso naturale, e così è stato per noi di Mediaus. In questo articolo ripercorreremo le origini del metodo agile, scopriremo perché è stato adottato in imprese che niente hanno a che fare con il software e che differenza c’è tra un Account e un Product Owner nell’organizzazione delle attività di una digital agency. L’obiettivo? Dimostrare che agili è meglio, anche in agenzia!
La metodologia agile nasce nel 2001 dall’incontro di un gruppo di sviluppatori ed esperti di project management desiderosi di trovare un approccio capace di superare i limiti del classico sistema waterfall (a cascata), considerato troppo rigido e basato su una struttura gerarchica reputata limitante per lo sviluppo delle potenzialità di un’organizzazione impegnata nella produzione di software.
Attraverso la valorizzazione della collaborazione attiva tra i membri del team e i vari stakeholder (le parti interessate), Agile si pone l’obiettivo del miglioramento continuo attraverso cicli ripetuti di pianificazione, esecuzione e valutazione.
Nello specifico, la metodologia agile prevede la suddivisione di ogni progetto in cosiddette iterazioni: ogni iterazione è una sorta di mini-progetto circoscritto che si deve tradurre in un piccolo ma effettivo incremento nelle funzionalità del software, e dunque nel valore apportato al cliente, in modo da avvicinarsi al risultato finale al termine di ogni iterazione.
Alla base del nuovo approccio ci sono quattro semplici principi, formalizzati nell’ormai celebre manifesto Agile:
Come vedremo, a fare la fortuna dell’agile anche al di fuori del mondo del software è stato proprio quest'ultimo principio, ossia la capacità di accogliere il cambiamento e adattarsi alle esigenze del cliente nel tempo. Una capacità che ha che fare con la natura profonda dell’essere umano e che ci ha permesso di sopravvivere nel corso dei millenni e, forse, di diventare la specie “dominante” sul pianeta.
Una volta definita la metodologia, nel corso degli anni sono stati messi a punto numerosi framework per la sua implementazione. Questi framework stanno alla base del passaggio di un modello nato per lo sviluppo software ad una filosofia organizzativa applicata in ambiti molto diversi tra loro.
Qualche esempio? Uno su tutti, Lego.
Il famoso gruppo danese che ha inventato i mattoncini colorati dal 2018 ha scelto di implementare una trasformazione in senso agile dei suoi dipartimenti digitali, ottenendo una significativa riduzione del tempo necessario per rispondere al cambiamento e registrando un forte aumento di produttività ed efficienza. Dal citato modello a cascata, Lego è passata ad utilizzare un modello basato sulla definizione delle priorità in fase di assegnazione dei progetti. Inoltre, se prima i team erano coordinati da un middle-manager, con la nuova modalità avevano acquisito piena responsabilità in modo da autocoordinarsi e collaborare meglio fra loro. I primi risultati hanno evidenziato una notevole riduzione dei tempi di consegna dei progetti. Inoltre, secondo le valutazioni emerse dal sondaggio svolto annualmente all’interno dell’azienda, dall’introduzione della metodologia agile tutti i team digitali di Lego hanno mostrato un aumento della motivazione e della soddisfazione sul lavoro.
Altro esempio degno di nota è Saab Aeronautics, che grazie al passaggio a logiche agile ha potuto realizzare il JAS 39 Gripen, un caccia considerato dagli esperti l’aereo militare con il miglior rapporto costo-prestazione, riducendo estremamente i costi di produzione (14 miliardi di dollari contro i 1500 miliardi dell’F35, sviluppato con approccio tradizionale).
Ad accomunare i due casi è l’adozione del framework Scrum, il più diffuso a livello globale. Alla base di Scrum c’è la teoria del controllo empirico dei processi, secondo la quale da un lato la conoscenza deriva dall’esperienza e dall’altro le decisioni si basano su ciò che si conosce.
Scrum prevede l’utilizzo di un processo trasparente, ispezionabile e adattivo (trasparenza, ispezione e adattamento sono appunto i tre pilastri del framework) che permette ai team di rispondere in modo flessibile alle diverse sfide che possono presentarsi durante il ciclo di sviluppo. Da qui la messa a punto di un processo iterativo con un approccio incrementale che ottimizza, passo dopo passo, la prevedibilità e dunque il controllo del rischio.
Insieme ai tre pilastri appena citati, Scrum prevede che il progetto sia gestito da un team che comprende tre ruoli ben definiti e che lavorano in stretta connessione per assicurare un continuo e veloce flusso di informazioni:
Alla luce di tutto questo, anche il contesto delle agenzie digital è adattabile all’adozione di un approccio agile. Si tratta infatti di sviluppare progetti complessi, che spaziano dalla produzione di software all’implementazione di progetti di marketing, gestiti da un project manager e sviluppati da un team multi-disciplinare. E come abbiamo visto nell’introduzione di questo articolo, la scelta di adottare questo tipo di approccio è stata per Mediaus un percorso naturale. Questo grazie soprattutto ad un’impostazione client-oriented che si pone come priorità l’apporto di valore ai clienti.
Ma cosa significa per un’agenzia digital operare in ottica agile nella gestione dei progetti?
Significa innanzitutto il passaggio dal Project Management alla Product Ownership: potendo contare su un team in grado di auto-organizzarsi e di portare avanti i task senza bisogno di un controllo costante il responsabile di progetto può volgere gran parte della sua attenzione al cliente ed ai suoi bisogni, cercando di comprenderli e interpretarli al meglio e portargli di conseguenza sempre nuovo valore attraverso una puntuale scelta delle priorità.
Il secondo aspetto fondamentale è appunto quello della formazione di team capaci di auto-organizzarsi e di svolgere il lavoro sulla base delle priorità condivise periodicamente anche in assenza di controllo diretto da parte del Product Owner. In Mediaus i team - che si occupino di sviluppo di applicativi, di creazione di strategie digital o di generazione di contenuti - hanno il potere di prendere decisioni dirette e sono incoraggiati a farlo. Questo perché in quanto tecnici sono i più vicini ai dettagli tecnici delle richieste dei clienti, ed è naturale lasciare a loro la decisione di come eseguirle al meglio.
Terzo e ultimo aspetto da non sottovalutare è l’efficienza che deriva dallo scandire il lavoro in step operativi indipendenti (gli sprint nel linguaggio Scrum), costruiti su obiettivi coerenti con i bisogni del cliente e stabiliti a monte per ogni fase, secondo le priorità concordate.
Il confronto interno continuo dei team e il feedback esterno del cliente al termine di ogni fase permettono lo sviluppo di un effettivo valore del prodotto e dei servizi offerti, promuovendo costantemente qualità, efficienza e fiducia.
In definitiva, per un’agenzia digital muoversi in ottica agile facilita l’allineamento interno, quello con il cliente e la riuscita finale dei progetti, portando con sé una serie di vantaggi di grande importanza:
In un mondo dinamico e competitivo come quello del digital marketing, un’agenzia come Mediaus si trova continuamente di fronte alla necessità di adattare in maniera rapida le sue strategie per soddisfare le esigenze del mercato in continua evoluzione. La metodologia agile si configura come una soluzione vincente per affrontare questa sfida, offrendo un approccio flessibile e reattivo che accelera lo sviluppo del prodotto e porta vantaggio al cliente.
Tutti i diritti riservati 2019-2024 Mediaus srl Benefit
Dati di contatto del Responsabile della Protezione Dati: dpo@mediaus.it
P.IVA, CF e REA 01768800466 - Codice SDI: SUBM70N
Cap. Soc. €30.000