Torna indietro
La scritta

Google Consent Mode: cos’è e perché è fondamentale

Se nella tua azienda il marketing è un argomento cardine per l’ottimizzazione dei risultati, avrai sicuramente sentito parlare di Google Consent Mode e di come sia necessario essere aggiornati alla versione V2. Ma sai davvero di cosa si tratta?

Questo articolo vuole essere un sunto degli aspetti chiave che riguardano un argomento così importante e attuale per ogni impresa che abbia a cuore advertising, dati e GDPR. Diamoci dentro!

  • Cos'è la Google Consent Mode
  • Come funziona la Google Consent Mode
  • Consent Mode vs Banner di consenso?
  • Differenza tra Google Consent Mode V2 e Google Consent Mode
  • Il ruolo delle CMP
  • CMP: quali sono e come configurarle
  • Conclusioni

Cos'è la Google Consent Mode

La Google Consent Mode è un’API progettata per aiutare i proprietari di siti web a gestire il tracciamento degli utenti in conformità con le leggi sulla privacy, come il GDPR

Questa modalità consente di regolare l’attività dei tag di Google, come Analytics e Ads, in base al consenso degli utenti per l’uso di cookie e altri strumenti di tracciamento

È uno strumento fondamentale per mantenere la trasparenza e il controllo sulle preferenze di privacy degli utenti, garantendo al contempo che le metriche essenziali per le campagne pubblicitarie e l’analisi dei dati non vengano compromesse.

Abbiamo visto di che si tratta: adesso capiamo come funziona! 

Come funziona la Google Consent Mode

La Google Consent Mode opera inviando i segnali di consenso dal banner dei cookie del tuo sito web direttamente ai servizi di Google, come ad esempio Tag Manager.

In base al consenso fornito dall’utente, Google adatta il comportamento dei suoi servizi in due modi:

  • Se un utente acconsente all’uso dei cookie, Google può utilizzare i dati raccolti per fornire analisi dettagliate e personalizzare gli annunci. 

  • Se invece l’utente rifiuta, Google limita l’uso di cookie e identificatori per proteggere la privacy dell’utente.

Ma quali sono i parametri che determinano il “livello” di tracciamento che si può apportare su un utente?

Dopo che l’utente ha espresso il suo consenso tramite il cookie banner sul sito, i parametri per determinare che tipo di tracciamento operare (quindi quali strumenti possiamo “accendere” tramite Tag Manager) sono questi:

  • ad_storage relativo alla pubblicità

  • analytics_storage per le attività di analisi e misurazione dei dati

  • functionality_storage per le funzionalità del sito web o dell'app (ad esempio le impostazioni della lingua)

  • personalization_storage per le personalizzazioni e i suggerimenti

  • security_storage per archiviare informazioni relative alla sicurezza e alla protezione dell'utente

Riassumiamo in un esempio pratico: se l’utente sul cookie banner del sito concederà solo il consenso per dati di misurazione, Google attiverà solo gli strumenti relativi al consenso analytics_storage e non verranno attivati gli altri tag relativi, ad esempio, alla pubblicità online.

In base a ciò che l’utente sceglie di accettare quando si trova davanti al banner di consenso, l’attività di tracciamento può prendere diverse pieghe: vediamo nel dettaglio che cosa succede sulla piattaforma!

Consent Mode vs Banner di consenso?

Il banner di consenso sui siti web è richiesto per la normativa europea e limita il tracciamento di dati sugli utenti che non lo autorizzano. Ciò ostacola le campagne pubblicitarie in corso e compromette l’ottimizzazione delle attività pubblicitarie future. 

Per superare il problema, ecco che Google Consent Mode mette in gioco il proprio modello di conversione e di apprendimento automatico: basandosi su statistiche aggregate, la Consent Mode può stimare le conversioni anche per gli utenti che non hanno dato il consenso al tracciamento. 

Questo aiuta a colmare il vuoto di dati e a ottenere una visione più completa delle prestazioni delle campagne anche se una quantità di dati viene fornita in modo anonimizzato, il tutto a beneficio di tassi di conversione più elevati e di un posizionamento degli annunci su ricerche più pertinenti!

Google-consent-mode-v2-1

Differenza tra la Google Consent Mode e la V2

Ed eccoci alla notizia su cui puntare i riflettori: a partire da marzo 2024 è necessario l’utilizzo di Google Consent Mode V2 per accedere alle funzionalità di segmentazione del pubblico e misurazione delle performance!

Quali novità?
La V2 aggiunge due nuovi parametri: ad_user_data e ad_personalization, che offrono un controllo più granulare del consenso degli utenti. 

  • ad_user_data: questo parametro gestisce il consenso relativo alla raccolta e all’uso dei dati degli utenti per la parte pubblicitaria

  • ad_personalization: questo parametro riguarda il consenso alla personalizzazione degli annunci (ad esempio per il remarketing di Google Ads)

Benissimo, ma nel pratico quali benefici si ottengono con l’aggiornamento della piattaforma?

  • Sarà possibile disabilitare/abilitare specifici tag su Tag Manager in base alle indicazioni dell’utente: ad esempio si può lasciare attivo il tag di Analitycs e “spegnere” quello di Google Ads

  • Con la Consent Mode V2 si eviterà di perdere migliaia di conversioni: questo permetterà alle campagne su Google Ads di stabilizzarsi e portare più risultati, oltre che fornire dati fedeli e accurati

  • Campagne di remarketing inutili e budget investito a vuoto? Ora non più! La nuova versione della Consent Mode aumenterà l’efficacia delle campagne basandosi puntualmente sui dati di consenso specifici raccolti

Ecco il vero vantaggio della V2: grazie al nuovo aggiornamento di Google Consent Mode sarai in grado di migliorare la conformità alle normative sulla privacy senza sacrificare l’efficacia delle tue campagne pubblicitarie!

Il ruolo delle CMP

Per configurare la Google Consent Mode, è necessario integrare una CMP (Consent Management Platform) certificata da Google. Queste piattaforme facilitano la gestione dei consensi degli utenti e assicurano che i tag di Google funzionino correttamente in base a tali consensi. 

Partiamo dalle basi: che cos’è una CMP?

Le CMP sono strumenti cruciali per la gestione conforme dei dati personali online. Vanno oltre i semplici cookie banner, offrendo agli utenti un controllo completo su come i loro dati vengono raccolti, utilizzati e conservati.

Informano gli utenti sui cookie e sulle tecnologie di tracciamento utilizzati, raccolgono e registrano le preferenze degli utenti in merito al trattamento dei dati, permettendo così agli utenti di modificare o revocare il consenso in qualsiasi momento.
Tutto ciò aiuta i siti web a rispettare le normative sulla privacy, come il GDPR.

CMP: quali sono e come configurarle

Google ha stilato una lista di CMP verificate che rispettano determinati requisiti di sicurezza e conservazione dei dati. Ne fanno parte Iubenda, Cookiebot, CookieFirst, OneTrust e UserCentrics.

Puoi trovare la lista delle CMP verificate da Google qui.

Ma quali passaggi devo seguire per settare correttamente la Consent Mode con Tag Manager e la mia CMP?

Facciamo l’esempio utilizzando Cookiebot:

  • Innanzitutto aggiungi il modello Cookiebot CMP (o quello della tua CMP) a Google Tag Manager.

    1.  Accedi al tuo account Google Tag Manager

    2.  Vai nella sezione "Modelli"

    3. Clicca su "Sfoglia modelli nella Galleria"

    4. Cerca "Cookiebot CMP" e seleziona il modello più recente

    5. Clicca su "Aggiungi"

    6. Assegna un nome al modello e salva

Google-consent-mode-v2-2 (1)
Google-consent-mode-v2-3 (1)
  • Configura il tag relativo alla tua CMP.

    1.  Vai nella sezione "Tag" in Google Tag Manager

    2.  Clicca sul tag della CMP che hai appena aggiunto

    3. Inserisci il tuo ID CMP (nel nostro caso ID Cookiebot CMP) nell'apposito campo

    4. Clicca su “Enable consent Mode”

    5. All’interno della sezione “Attivatore” dovrai inserire “Consent Initialization”

Google-consent-mode-v2-4
Google-consent-mode-v2-5
  • Adesso configura i tag Google in modalità Consent.

    1.  Per ogni tag Google che desideri attivare in modalità Consent (ad esempio Google Analytics o Google Ads), vai alle sue impostazioni

    2.  Clicca su Impostazioni avanzate e poi su Impostazioni relative al consenso (BETA)

    3.  In questa sezione, puoi procedere ad impostare il livello di consenso che quel tag necessita per essere attivato. In GA4 ad esempio è analytics_storage

Google-consent-mode-v2-6 (1)
  •  Pubblica le modifiche in Google Tag Manager una volta configurati tutti i tag necessari.

  • È il momento della verifica! Per verificare che la Consent Mode sia attiva  correttamente, puoi utilizzare lo strumento di debug di Google Tag Manager. Vai nella modalità “anteprima” e apri lo strumento di debug. Dovresti vedere che i tag Google vengono attivati solo quando l'utente fornisce il consenso.

Conclusioni

La trasparenza delle attività del tuo sito web e tenere conto delle preferenze degli utenti sono fondamentali sia per il rispetto della privacy che per non compromettere l’attività di analisi dei dati. Google Consent Mode nasce esattamente per questo scopo!

Hai bisogno di una spiegazione più approfondita sulle funzionalità della piattaforma? Contattaci: saremo felici di darti tutte le informazioni di cui hai bisogno!

Torna alla lista